Restauro del Forno di Cascina Croce
Presso la Corte Alberti - Cornaredo (MI)
All’interno della corte Alberti in Cascina Croce, frazione di Cornaredo in Provincia di Milano erano presenti le rovine di un vecchio forno che un tempo la comunità utilizzava per cuocere il pane necessario all’alimentazione quotidiana.
Seguirà la descrizione del restauro, ora a testimonianza del recupero dell'antico forno diamo uno sguardo all'ultima
panificazione 2020
Estratto catastale dell'epoca. Visibile il portico antistante il forno.
ITALIA NOSTRA, associazione volontaristica che da decenni opera sul territorio di Cornaredo e che ha al suo attivo restauri di opere significative presenti in loco, per non perdere le ultime testimonianze della nostra civiltà agreste, ha provveduto ad eseguire i sopralluoghi in sito ed a compilare un progetto di recupero; si sono uniti a questo scopo la PRO LOCO di Cornaredo ed un gruppo di cittadini, gli AMICI DEL FORNO DI CASCINA CROCE, con il patrocinio della Amministrazione Comunale di Cornaredo.
Un particolare rogito notarile affidava ai proprietari degli immobili prospicienti la corte Alberti la custodia e la manutenzione del vecchio forno e della pompa per l’acqua. ITALIA NOSTRA si è attivata per raccogliere i consensi di tutti i proprietari residenti, indicando la necessità di del recupero del vecchio forno per evitare che andasse per sempre perduta questa antica testimonianza di quando si panificava in maniera comunitaria.
Originariamente il forno era costituito da una prima struttura massiva in muratura di mattoni con al suo interno la camera di combustione, e da un portico antistante il forno, il tutto era collegato da una copertura in coppi.
Al momento del rilievo restava solo la prima parte di questa struttura, mentre dell’originale copertura rimaneva solamente il timpano sul lato esterno alla corte. Piccoli edifici in disuso, si collegavano sui due lati al forno venendo così a costituire la delimitazione dello spazio interno della corte separandolo dall’adiacente piazzetta di Cascina Croce.
struttura esistente, provvedendo in alternativa al primitivo portico (ormai non fattibile per le esigenze di passaggio che nel tempo sono subentrate alla vecchia sistemazione) a munirlo di un piccolo voltino che come sostegno utilizzava il proseguo di circa 50 cm delle murature laterali, venendo a sporgere a mensola per circa 100 cm dal filo dell’attuale della struttura, questo evitava che le azioni meteoriche potessero danneggiare nel tempo il frontale del forno restaurato.
Analizzando la vecchia struttura del forno è da segnalare una particolare caretteristisca di recupero energetico che merita di essere segnalata:
la evacuazione dei fumi della combustione durante il preriscaldamento del forno. A differenza di quanto avviene per i vecchi forni da pane ed anche per gli attuali, i fumi non escono subito dal lato frontale, ma bensì percorrono tutta la volta interna per imboccare due condotti posti sul fondo della camera di combustione, poi percorrendo questi condotti fuoriescono sul frontale al di sopra del portello del forno. Questo lungo percorso rappresenta un significativo esempio di recupero termico che viene a migliorare (come per le stufe di nuova generazione) notevolmente il rendimento termico del forno.
la evacuazione dei fumi della combustione durante il preriscaldamento del forno. A differenza di quanto avviene per i vecchi forni da pane ed anche per gli attuali, i fumi non escono subito dal lato frontale, ma bensì percorrono tutta la volta interna per imboccare due condotti posti sul fondo della camera di combustione, poi percorrendo questi condotti fuoriescono sul frontale al di sopra del portello del forno. Questo lungo percorso rappresenta un significativo esempio di recupero termico che viene a migliorare (come per le stufe di nuova generazione) notevolmente il rendimento termico del forno.
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Vista in spaccato del forno con il percorso per la evacuazione dei fumi. Nella ricostruzione fotografica viene rappresentata la situazione del forno come si presenta dopo il suo restauro. |
Il progetto del restauro del forno eseguito dal tecnico di Italia Nostra Giuseppe Ghidorzi, venne presentato per la preventivazione a diverse imprese locali, dove per la sensibilità ed il costo inferiore fu affidato all'Impresa Mauro Oggioni alla quale pertanto venne commissionato il recupero dell'antico forno.
Naturalmente come avviene in questi interventi di restauro che non si rivolgono ai finanziamenti delle amministrazioni locali, necessitava recuperare i fondi.
Italia Nostra si attivò con volantini e lotterie rivolti alla cittadinanza con la possibilità di acquistare un mattone per contribuire al restauro del forno

I bambini disposti in fila indiana guardano attraverso lo spioncino il pane in fase di cottura.
Viene descritta agli alunni il processo della panificazione.
Poi il pane viene sfornato, ogni alunno ritornerà a casa con un bel pane profumato.
La squadra dei panificatori di Italia Nostra.
Naturalmente come avviene in questi interventi di restauro che non si rivolgono ai finanziamenti delle amministrazioni locali, necessitava recuperare i fondi.
Italia Nostra si attivò con volantini e lotterie rivolti alla cittadinanza con la possibilità di acquistare un mattone per contribuire al restauro del forno
LAVORI DI RESTAURO
Il Progetto
LAVORI DI RESTAURO
Il Cantiere
mpresa costruttrice OGGIONI, Costruzioni Edili di Cornaredo;
Cassero voltino, Sig. Asandri;
Esecuzione del comignolo,
Sig. Bruno Ghezzi;
Progetto e Direzione Tecnica,
Geom. Giuseppe Ghidorzi, ITALIA NOSTRA.
Il Progetto
Disegno presentato all'Ufficio Tecnico per l'autorizzazione. Nello studio della nuova architettura, oltre alla introduzione di un arco in mattoni a vista, si è cercato di dare al forno una robusta consistenza in grado di sfidare il tempo.
Sezione Longitudinale del forno
Sezione trasversale con le dimensioni della camera di cottura
Vista frontale del forno
Canna fumaria
Il Cantiere
mpresa costruttrice OGGIONI, Costruzioni Edili di Cornaredo;
Cassero voltino, Sig. Asandri;
Esecuzione del comignolo,
Sig. Bruno Ghezzi;
Progetto e Direzione Tecnica,
Geom. Giuseppe Ghidorzi, ITALIA NOSTRA.
Il restauro del forno ha previsto le seguenti principali attività:
- Rimozione delle parti di muratura degradate e ristrutturazione dei due muri laterali di contenimento del forno;
- Riformazione delle falde del tetto come da timpano esistente, isolamento supriore in conglomerato di argilla espansa;
- Formazione della gronda sporgente con voltino in mattoni e messa in opera di una copertura in coppi antichi;
- Ricostruzione della cappa e del comignolo antistante l’imbocco del forno;
- Riparazione del piano di cottura e rimessa in opera del portello in ferro;
- Ricostruzione del portello in ferro;
- Pavimentazione in blocchi di granito.
Armatura del tettuccio. Visibile il timpano originale in mattoni intonacati.
Formazione della falda del tettuccio con calcestruzzo di argilla espansa.
Foto di gruppo dei muratori con il Sig. Asandri esecutore della dima per l'arco in mattoni.

Il maestro Bruno Ghezzi mentre esegue il comignolo del forno.
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2002 Collaudo del forno con la presenza dell'Amministrazione Comunale |
La prima visita con panificazione con gli alunni di una classe elementare.
Viene descritta agli alunni il processo della panificazione.
Poi il pane viene sfornato, ogni alunno ritornerà a casa con un bel pane profumato.
La squadra dei panificatori di Italia Nostra.
Gestire un forno così grande risultò da subito una operazione faticosa e difficile: lo spessore dei muri era tale che il preriscaldo richiedeva di accendere il forno al lunedì per panificare al sabato con l'utilizzo di grande quantità di legname.
Ma che belle pagnotte..indovinate chi si è prestato ad andare nel forno per scattare la foto!
Dopo le esperienze maturate con
gli antichi forni comunitari era venuto il momento di costruirne uno nuovo
all’interno dell’Area Museale dove con la Ghiacciaia ed il Museo Contadino,
mancava questa particolare struttura per completare le manifestazioni che si
sarebbero svolte all’interno di questa bella area agreste.
Ma che belle pagnotte..indovinate chi si è prestato ad andare nel forno per scattare la foto!
La grande pizzata
nella serata un nubifragio con tromba d'aria ha interessato anche il forno, ma nonostante il tempo le pizze sono state tutte ritirate dai temerari clienti2003 - La squadra dei pizzaioli intenti alla preparazione delle gustose pizze. |
FESTE DEL PANE
Dopo le esperienze maturate con
gli antichi forni comunitari era venuto il momento di costruirne uno nuovo
all’interno dell’Area Museale dove con la Ghiacciaia ed il Museo Contadino,
mancava questa particolare struttura per completare le manifestazioni che si
sarebbero svolte all’interno di questa bella area agreste.
Il Nuovo "FORNO FAVAGLIE"
per la sua costruzione vedere il blog fornialegna.wordpress.com
e se servono chiarimenti consultate il sito www.fornialegnacomecostruirli.it |
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RispondiEliminaVorrei chiedere una curiosità: il tubo per lo scarico dei fumi posteriore termina nell'unica cannafumaia. Questo non potrebbe generare problemi di tiraggio? O magari ci sono alcuni accorgimenti per evitare problemi di questo tipo?
RispondiEliminaGrazie mille in anticipo,
Paolo